Nell’industria alimentare e delle bevande è essenziale l’impiego di un lubrificante per nastri trasportatori in grado di ridurre i consumi di prodotti di lubrificazione, limitare il numero di interventi di pulizia dei nastri e migliorare le condizioni igieniche complessive.
Klüberplus C2 PM2 Super Dry è basato su un mix di ingredienti speciali, capace di soddisfare tali esigenze. Gli interventi di pulizia possono essere sensibilmente ridotti grazie a Klüberplus C2 PM2 Super Dry a fronte della minore formazione di residui. Klüberplus C2 PM2 Super Dry può essere facilmente rimosso dal nastro trasportatore, a differenza dei prodotti contenenti silicone or PTFE, che richiedono invece detergenti ad azione aggressiva. Questo si traduce non soltanto nella riduzione dei costi operativi generali, ma anche nel minore consumo di acqua e nella maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, soprattutto nel caso di linee soggette a lubrificazione a umido.
Klüberplus C2 PM2 Super Dry riduce anche il coefficiente d’attrito complessivo sul nastro trasportatore, contribuendo a una movimentazione scorrevole di bottiglie in PET e lattine.
I prodotti attualmente disponibili sul mercato sono emulsioni contenenti silicone o sospensioni di sostanze perfluorurate (PTFE) in un olio di base. Klüberplus C2 PM2 Super Dry è una soluzione omogenea che non determina la separazione delle materie prime solubili. Questo permette di prevenire la formazione di depositi (residui) sui nastri trasportatori e nei sistemi di applicazione, riducendo inoltre il rischio di ostruzione degli ugelli. L'utilizzo di agitatori diventa superfluo, a fronte dell'assenza di depositi di particelle solide sul fondo del sistema di lubrificazione.
Klüberplus C2 PM2 Super Dry è omologato H1. Il lubrificante è stato sviluppato tenendo conto del contatto accidentale con i prodotti e i materiali di confezionamento nel settore alimentare. L'utilizzo di Klüberplus C2 PM2 Super Dry contribuisce a una maggiore affidabilità dei processi produttivi. Raccomandiamo tuttavia l’esecuzione di un’ulteriore analisi dei rischi, ad es.
HACCP.