Sul numero di novembre-dicembre 2024 della rivista il Pianeta Terra, mensile di informazione e cultura sull’ambiente, sull’energia e sulle fonti rinnovabili, è stata pubblicata un’intervista a Luciano Peyron e Manlio Astolfi, rispettivamente Sales Manager e Market Manager Wind in Klüber Lubrication Italia, riguardante il progetto Lube-footprint, presentato durante l'ERG ESG SUPPLIERS DAY.
Il progetto si propone di ridurre l'impronta di carbonio nel settore eolico mediante l'utilizzo di lubrificanti speciali e si concentra su due aspetti principali: la riduzione delle emissioni di CO2e tramite la scelta di lubrificanti sintetici (footprint) e l'ottimizzazione della lubrificazione (handprint) attraverso il monitoraggio della qualità del lubrificante. La selezione dei prodotti è stata orientata verso una base di natura sintetica, mentre l'ottimizzazione è stata ottenuta grazie al monitoraggio della qualità della lubrificazione tramite analisi chimiche del lubrificante e la scelta del lubrificante più idoneo in base alle caratteristiche delle applicazioni. In questo modo è stato possibile rendere i sistemi meccanici più efficienti e contemporaneamente minimizzare le emissioni di CO2e durante il loro ciclo di vita (handprint).
È stato preso in esame in particolare una turbina da 2 KW per un periodo di vita di 20 anni, con due scenari possibili rispetto alla baseline ove si utilizza un olio minerale nel riduttore e si effettuano interventi ogni sei mesi:
Caso A: utilizzo di olio minerale per il riduttore con piano di analisi semestrale. Ri-lubrificazione con grasso dei cuscinetti ogni 9 mesi con piano di analisi semestrale.
Caso B: sostituzione dell’olio del riduttore da minerale a PAO, ri-lubrificazione annuale dei cuscinetti e piano di analisi semestrali su tutte le applicazioni in oggetto.
Nello scenario migliore (caso B), si registra una riduzione delle emissioni di CO2e del 48%. Tuttavia, anche la sola implementazione sistematica delle analisi chimiche permette vantaggi considerevoli, con una riduzione complessiva del 31% rispetto allo stato attuale.
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